DIETA? ALIMENTAZIONE? NUTRIZIONE?
Sappiamo usare i termini corretti? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Facendo zapping alla Tv o sfogliando una rivista nella sala d’attesa del dentista ci imbattiamo quotidianamente in programmi di cucina, in articoli che parlano di calorie e in pubblicità del nuovo prodotto miracoloso che promette di dimagrire.
Il termine DIETA deriva dal greco e significa stile di vita, modo di vivere. Non significa, quindi, restrizione, rinuncia, astinenza dal cibo.
Il termine ALIMENTAZIONE comprende l’assunzione di alimenti indispensabili per il metabolismo e le funzioni vitali quotidiane e prende in considerazione tutte le trasformazioni fisiche, chimiche e fisico-chimiche che gli alimenti assunti subiscono, cioè la loro digestione.
La NUTRIZIONE, invece, è l’insieme dei processi di assorbimento intestinale degli alimenti digeriti e la loro assimilazione (utilizzazione) da parte delle cellule di tutto l’organismo.
Se, quindi, l’alimentazione è un atto volontario perché posso decidere io che cosa mangiare, la nutrizione, cioè la trasformazione degli alimenti è un atto che sfugge alla mia volontà.
Differenza tra alimentazione e nutrizione
Quando parliamo di dieta ottimale non intendiamo uno schema alimentare da seguire per pochi mesi allo scopo di perdere peso in poco tempo, bensì uno stile di vita attivo e un’alimentazione sana ed equilibrata. Un’alimentazione in grado di soddisfare i bisogni fisiologici del corpo sia dal punto di vista energetico che di nutrienti (proteine, grassi, vitamine, ecc). Ogni individuo è un mondo a sé, per cui non esiste uno schema alimentare che possa andar bene per tutti, una soluzione univoca per star bene e in salute. L’alimentazione deve essere personalizzata ed adattata in base a vari parametri, quali l’età, il sesso, il peso, il tipo di lavoro, il clima, il metabolismo, la presenza di patologie, i ritmi di vita.
Alimentazione e convivialità
Non dimentichiamoci, però, che l’alimentazione oltre a soddisfare le esigenze fisiologiche dell’organismo è e deve essere una sorgente di piacere e serenità nonchè un momento di condivisione, e come tale deve armonizzarsi con la sfera psicologica e relazionale, appagare i sensi, riflettere la tradizione del territorio. Noi non mangiamo proteine, grassi o vitamine, bensì alimenti di cui apprezziamo il gusto e l’aroma, che ci evocano ricordi e che sono in grado, a volte, di trasformare il nostro stato d’animo.
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