La frutta secca

Feb 23, 2016 | Alimentazione Equilibrata, Salute e Bellezza

JESSICA-BENACCHIO-DIETISTA

Dott.ssa Jessica Benacchio

Dietista e LifeStyle Coach

Frutta secca benefici

Buona, nutriente e pratica, la frutta secca è uno degli alimenti più apprezzati al mondo.

Naturalmente senza glutine e quindi adatta anche ai celiaci, presenta numerose e poco conosciute proprietà benefiche per il nostro organismo.

Quali sono le principali proprietà?

Benefici per il cuore

La prima caratteristica da annoverare è che contiene acidi grassi essenziali omega3 ed omega6, che svolgono un’azione anti-infiammatoria e agiscono sul metabolismo del colesterolo, prevenendo le malattie cardiovascolari.

Secondo l’autorevole rivista scientifica New England Journal of Medicine, infatti, chi mangia frutta secca con regolarità ha il 29% di possibilità in meno di morire per patologie cardiovascolari, perché i semi oleosi aumentano il colesterolo “buono” HDL che aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e ad abbassare i livelli di infiammazione.

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Benefici per il cuore, per l’intestino e per la longevità.

Benefici per l’intestino

La fibra contenuta nella frutta secca, soprattutto di tipo insolubile, aumenta il volume fecale, favorendo il transito intestinale, aiuta a prevenire il diabete ed anche il cancro. Le tipologie di frutta oleosa più ricche in fibra sono le mandorle, gli anacardi e le noci.

Inoltre, l’alto contenuto di fibre stimola la sensazione di sazietà: fare spuntino al mattino (o al pomeriggio) con questa tipologia di alimenti permette di arrivare al pasto successivo senza accusare i crampi della fame.

Benefici per la salute e la longevità

La frutta secca è ricca di sali minerali, in particolar modo:

  • di potassio (utile per regolarizzare la pressione arteriosa),
  • di magnesio (che agisce sull’umore migliorandolo),
  • di calcio (fondamentale per le ossa) e
  • di ferro (trasportatore di ossigeno nel sangue)

Non dimentichiamoci, poi, dell’elevato contenuto di vitamina E, ad azione antiossidante e protettiva contro l’invecchiamento.

Mangiare con regolarità mandorle, noci o pistacchi al giorno aiuta, quindi, a contrastare i radicali liberi e a proteggere dall’invecchiamento e dalle infiammazioni.

Infine, la presenza di sali minerali come zinco, magnesio, ferro, fosforo, calcio e potassio aiuta a regolare la pressione arteriosa e l’attività nervosa con benefici sulla concentrazione, l’energia e il buonumore.

Proteine vegetali

Grazie alle sue proprietà nutrizionali, la frutta secca è particolarmente consigliata per gli sportivi: fornisce il giusto carico di energia prima dell’attività, aiuta a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione e forniscono gli aminoacidi essenziali per la ricostruzione del tessuto muscolare dopo lo sforzo.

Possono beneficiare di questi frutti a guscio anche le donne in gravidanza ed allattamento e i vegetariani/vegani, in quanto contengono proteine vegetali.

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Frutta a guscio.

La frutta secca fa bene o fa ingrassare?

Alla luce di tutte queste informazioni, si può mangiare la frutta secca quando si è a dieta o impedisce la perdita di peso?

Pur essendo molto calorica, inserire nella nostra dieta giornaliera una moderata (circa 20g) quantità di nocciole, mandorle, noci, anacardi o pistacchi, allunga la vita riducendo mediamente del 20% il rischio di morte per qualunque causa, ma cerchiamo di variare le tipologie consumate, così da evitare la sensibilizzazione e le reazioni allergiche.

Mediamente la frutta secca contiene circa 600 Kcal, che derivano dall’elevato contenuto di grassi (90% circa), per cui meglio non esagerare con le quantità.  Nella dieta quotidiana, in ogni caso, se opportunamente introdotta, la frutta secca non fa aumentare di peso e, anzi, può essere una valida opzione per variare gli spuntini della giornata, per adornare lo yogurt della colazione o per dare una consistenza diversa alle nostre insalate.

Ci sono situazioni nelle quali è meglio evitare il consumo di frutta secca. La frutta a guscio, infatti, non è indicata per quanti soffrono di patologie all’apparato digerente e presentano infiammazioni intestinali croniche, come colite e Morbo di Chron. A causa dell’alto contenuto di fibre, infatti, questa categoria di alimenti potrebbe provocare infiammazioni e peggiorare il problema.

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