Cucinare senza calore: è possibile?
Sì, grazie alla marinatura!
Cos’è la marinatura?
La marinatura è un metodo di preparazione che non necessita di particolari abilità culinarie e che consiste nel far riposare un ingrediente (carne, pesce o verdure) in un liquido piuttosto acido , il quale ne trasforma la struttura, ne modifica il sapore e, in un certo senso, lo “cuoce”.
Questa tecnica di cucina tradizionale è oggigiorno troppo poco sperimentata, ma permette di preparare piatti sani e digeribili, e che si possono conservare più a lungo. Infatti, dopo una lunga giornata lavorativa, quando si ha poco tempo (o voglia) di fare la spesa o di cucinare, avere a disposizione pesce, carne o verdure marinati è un ottimo aiuto per salvare la cena!
Le pietanze marinate sono anche un’ottima idea per mantenersi in linea, in quanto questa tecnica permette di non eccedere con i condimenti grassi come olio e burro.
Quali liquidi usare per la marinatura?
Una tipica marinatura è composta da tre tipi di ingredienti:
- acidi, per esempio il vino, l’aceto, il succo di limone o la birra: essi scompongono le proteine presenti nell’alimento lo rendono più tenero;
- oli, solitamente olio extravergine d’oliva: essi trattengono il sapore e l’acqua, evitando che questa venga persa durante la cottura vera e propria;
- aromi, come spezie ed erbe (cipolla, timo, aglio, origano, rosmarino, ecc): aggiungono sapore alla pietanza.
Il liquido per marinare dipende molto dal gusto personale, ma secondo me delle accoppiate vincenti possono essere pesce e limone, verdure e aceto, carne e vino rosso!
Come preparare una buona marinatura
Si possono marinare molti alimenti, e per farlo basta riempire il contenitore con la marinata con l’alimento da marinare: non dimenticare, è fondamentale che i cibi siano completamente ricoperti dalla marinata!
Per quanto riguarda l’ingrediente di base, dipende anche qui dai gusti personali; dopo aver riempito il recipiente devi ricoprirlo con una pellicola e metterlo in frigorifero per il tempo necessario (almeno una bella mezz’ora). La pietanza può essere consumata dopo averla lasciata riposare altri dieci minuti fuori dal frigorifero, oppure si può passare alla cottura.
Il liquido della marinata NON DEVE ESSERE RIUTILIZZATO per altre preparazioni, se non dopo cottura.
Quale materiale utilizzare per i contenitori?
I materiali più adatti allo scopo sono la ceramica, la porcellana, il vetro e il pyrex. Evita, invece, la plastica e il metallo, in quanto durante la marinatura potrebbero cedere sostanze dannose agli alimenti a contatto con ingredienti acidi.
Quali sono i tempi giusti per la marinatura?
Anche se la vista ed il tatto ci possono dare le informazioni più dettagliate, ci sono dei tempi indicativi per ciascun alimento, in base al tipo e alla dimensione:
- dalle 4 alle 6 ore per la carne rossa (manzo)
- dalle 2 alle 4 ore per pollo, tacchino e maiale
- da mezz’ora ad un’ora per i filetti di pesce
- mezz’ora per le verdure.
Marinare gli alimenti è, se vogliamo dirlo, anche una tecnica semplice per nascondere talvolta i difetti della materia prima.
In realtà, la marinatura è un mondo molto articolato che permette di esaltare le sfumature sensoriali che caratterizzano secondi piatti e verdure, e dà la possibilità al cuoco di giocare con i sapori e gli ingredienti, per esaltarne le caratteristiche. Per i neofiti, però, il rischio di rovinare la cena è dietro l’angolo, quindi è meglio, inizialmente, seguire alla lettera delle ricette già ben consolidate! Nonostante questa “ramanzina”, so che siete pronti a provare la cottura a freddo.
La mia ricetta preferita è la tartar di manzo, con marinatura a base di olio extravergine di oliva, limone e brandy. Le quantità? A sentimento, ovvio!
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