Quali etichette nutrizionali possiamo usare per fare educazione alimentare?
Partiamo dal presupposto che il modo in cui il venditore comunica gli ingredienti sulla confezione di un prodotto è di grande rilevanza per la lettura, la comprensione e l’efficacia nello stimolare comportamenti nutrizionali corretti.
Riflettiamo, ora, su un dato emerso da una recente ricerca in materia (ricerca Nielsen, 2011), ossia che i consumatori hanno una limitata comprensione delle etichette nutrizionali: ben il 59% degli intervistati, infatti, ritengono di non comprendere le etichette nutrizionali dei prodotti che acquistano.
Lo sviluppo di etichette nutrizionali consumer-friendly potrebbe essere un efficace strumento di marketing sociale dal momento che i consumatori sono affamati di informazioni nutrizionali, specie se facili da comprendere.
Le etichette nutrizionali, infatti, dovrebbero essere chiare e comprensibili, per aiutare il consumatore che intende effettuare delle scelte alimentari e dietetiche più consapevoli, così come possono essere considerate un’importante strategia di promozione della salute.
Etichette nutrizionali nel mondo
Esistono diverse tipologie di etichette nutrizionali nel mondo:
- etichette testuali (quelle che troviamo nei nostri supermercati),
- etichette a semaforo,
- etichette a stelle (modello americano e australiano),
- etichette ad immagine.
Le etichette testuali prevedono la stesura degli ingredienti utilizzati in ordine decrescente (dall’ingrediente presente in misura maggiore a quello presente in tracce), nonché la tabella nutrizionali precisante la quantità di grassi, zuccheri, proteine e calorie presenti per 100g di prodotto (e, volte, anche per porzione di consumo consigliata).
TESTUALI
A SEMAFORO
Le etichette a semaforo prevedono l’indicazione delle calorie del prodotto all’interno di una forma colorata in tre diverse tonalità alternative: rosso per il prodotto ipercalorico, arancione per un prodotto mediamente calorico e verde per un prodotto ipocalorico.
A STELLE
Il formato icona con ranking prevede degli standard nutrizionali che un prodotto deve soddisfare per meritare una stella, ossia un punto. Il prodotto che soddisfa tutti gli standard nutrizionali richiesti riceve il numero massimo di stelle (3 o 5 a seconda del Paese).
A IMMAGINE
Le etichette a immagine, invece, prevedono l’impiego di silhouette maschili o femminili di massa corporea correlata alle calorie del prodotto. Nel caso di un prodotto ipercalorico, la silhouette associata ha una dimensione corporea maggiore rispetto a quella abbinata ad un prodotto ipocalorico.
Etichette nutrizionali a immagini.
Quali strategie adottare?
Diversi studi hanno dimostrato che le prime tre tipologie di etichette NON scoraggiano la scelta di prodotti ipercalorici (snack dolci e salati, ad esempio): in questo senso è molto più efficace l’etichetta ad immagine, in quanto evoca una risposta emotiva maggiore. Al momento non tutte le tipologie di etichette sono utilizzate in Europa e in particolare in Italia, come avete potuto notare facendo la spesa: a parer mio, però, integrare le “nostre” etichette testuali con quelle ad immagine potrebbe aiutare a capire come si può trasformare il corpo nel tempo se viene consumato abitualmente quel determinato tipo di alimento (anche se carente dei consigli per uno stile di vita attivo).
Vorrei aggiungere in queste conclusioni, un nuovo tipo di etichettatura che è al vaglio a partire dall’Unione Europea.
Molto discusso anche nei talk show e nei telegiornali, in quanto potrebbe rappresentare un ipotetico danno per i nostri prodotti Made in Italy, sto parlando del Nutri-score: un sistema di etichettatura degli alimenti sviluppato in Francia e pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate. Queste due scale sono una cromatica, divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica, comprendente le cinque lettere dalla A alla E.
A mio avviso è un etichettatura che dà un giudizio, un voto, più che dare informazioni sul prodotto, e finisce per discriminare i prodotti ricchi in grassi senza fare un distinguo tra grassi “buoni” e grassi “cattivi”.
Le leggi dell’UE non consentono di imporre il proprio sistema di etichettatura degli alimenti a titolo obbligatorio. Ciò nonostante, la UE propone un’etichettatura nutrizionale obbligatoria per tutta l’Europa entro il 2022 e Nutri-score è uno dei candidati. Vedremo cosa succederà e che decisioni verranno prese!
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